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Né santi, né eroi, “solo” Persone!

«Auspico innanzitutto il superamento – scrive Raffaele Goretti, persona con disabilità, candidato all’Assemblea Legislativa dell’Umbria – di quel concetto che individua le persone con disabilità come “santi” o come “eroi”, negando quello di normalità che è alla base della convivenza civile, fatte salve le peculiarità che definiscono il progetto individuale e la presa in carico personalizzata. E questo va in parallelo con un percorso politico che esca dalla sperimentazione e dettagli con atti legislativi concreti e sostenuti economicamente l’attuazione dei diritti delle persone con disabilità».

Il tema dei diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie, assume, in occasione di ogni campagna elettorale, uno spaccato ricco di interpretazioni e di valutazioni anche personali, che lo rendono un terreno carico di promesse e di impegni per il futuro.
Il più delle volte, purtroppo, si rischia di esprimere ipotesi realizzative che non soddisfano né le persone con disabilità né le loro famiglie, per il semplice motivo che non serve dire quello che è necessario a queste persone, ma chiamare realmente loro stesse a decidere contestualmente sulle decisioni che riguardano la loro vita e quella delle loro famiglie.

Gli Organismi Istituzionali sono chiamati a facilitare tutte le azioni e ad attivare tutti gli strumenti utili a promuovere la piena inclusione delle persone con disabilità, in attuazione dei principi sanciti dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, nonché dei princìpi indicati dalla Legge Quadro sulla disabilità 104/92.
Così facendo si sancisce il passaggio ad un nuovo approccio culturale alla disabilità che si concretizza nella formulazione di azioni politiche realmente inclusive, riconoscendo e valorizzando le diversità e promuovendo la tutela di tutti i diritti umani.

Nell’ormai imminente tornata elettorale della Regione Umbria [27 ottobre, N.d.R.] si stabilirà il futuro di questa impostazione politica in merito ai diritti delle persone con disabilità, un futuro che partendo da esperienze regionali importanti, possa strutturare un percorso politico che definitivamente affermi questi princìpi, uscendo dalla sperimentazione e dettagliando con atti legislativi concreti e sostenuti economicamente, un serio percorso strutturale per il potenziamento di queste politiche.

Molte volte non basta essere persone con disabilità, o familiari di persone con disabilità o ancora persone che hanno avuto esperienze a contatto delle persone con disabilità, ma serve piuttosto la consapevolezza che è necessario normalizzare il percorso per arrivare alla esigibilità dei diritti, dei diritti per tutte/i le/i cittadine/i, considerando le persone con disabilità al pari delle/degli altre/i cittadine/i, offrendo pari opportunità e specifici progetti personalizzati.
In questa logica, auspico il superamento di quel concetto che individua le persone con disabilità come “santi” oppure come “eroi”, negando quello di normalità che è alla base della convivenza civile, fatte salve tutte le specifiche peculiarità che definiscono il progetto individuale e la presa in carico personalizzata.

L’impegno che mi assumerò in questa competizione elettorale, con tutti i miei limiti e difficoltà di una persona che da trentasei anni vive su una sedia a rotelle e che con ostinata caparbietà cerca di vivere pienamente, è quello di essere consapevole della necessità di un confronto costante e duraturo con le persone con disabilità e le loro famiglie, per favorire un percorso inclusivo che non passi attraverso tanti filtri, e che sappia dare speranza alle tante persone che, pur avendo una disabilità, ambiscono a una vita il più possibile “normale”, considerando che la normalità è un concetto soggettivo sempre in mutamento e che non può essere utilizzato per generare discriminazione.

Qui di seguito, dunque, elenco alcuni dei punti più significativi da sviluppare per la concreta affermazione di quanto sopra esposto, per raggiungere l’obiettivo fondante di tale impegno: la piena inclusione civile delle persone con disabilità:
° Riorganizzazione dei servizi socio-sanitari e potenziamento dei servizi dedicati alle attività di abilitazione e riabilitazione, oltre alla fornitura degli ausili di competenza delle Aziende USL territoriali, in raccordo con le Aziende Ospedaliere.
° Riorganizzazione e potenziamento delle competenze e delle responsabilità organizzative dell’Ufficio Scolastico Regionale, per gli aspetti in capo alle responsabilità degli Uffici Regionali.
° Avvio di un percorso utile ad uniformare le prestazioni e i servizi delle Commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, in raccordo con le Commissioni INPS, per garantire a tutte/le/i Cittadine/i lo stesso trattamento su tutto il territorio regionale.
° Istituzione di norme, adeguatamente finanziate, a sostegno della Vita Indipendente delle persone con disabilità in Umbria.
° Istituzione di norme per l’avvio su tutto il territorio regionale di azioni progettuali orientate verso l’Universal Design [“progettazione universale”, N.d.R.].
° Potenziamento e strutturazione organizzativa e funzionale delle attività dell’Osservatorio Regionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità, all’interno della programmazione regionale.

Articolo di Raffaele Goretti Vicepresidente della FAIP (Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegici) - Presidente dell’Osservatorio Regionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità dell’Umbria – – Candidato all’Assemblea Legislativa della Regione Umbria.