FISH e FAND: più forte il quadro istituzionale sulle politiche per la disabilità
È una notizia rilevante che siano ripresi a pieno ritmo i lavori del Comitato Tecnico Scientifico dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità, presso il neocostituito Ufficio per le Politiche in favore delle Persone con Disabilità. E secondo le Federazioni FISH e FAND, i lavori sono ripresi in un quadro istituzionale molto più forte, poiché coordinati ora direttamente dalla Presidenza del Consiglio. Questo, infatti, potrebbe rendere più immediatamente praticabili ipotesi di riforma e azioni concrete, in àmbito di politiche sulla disabilità.
Cambi di Governo, di Ministri, di maggioranze hanno prodotto indubbiamente un effetto di rallentamento anche sulle politiche riguardanti la disabilità, su auspicate riforme e sull’applicazione di programmi e intenti già formalizzati. Diventa quindi una notizia rilevante che siano ripresi ieri, 6 febbraio, presso la Presidenza del Consiglio, i lavori del Comitato Tecnico Scientifico dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità.
L’incontro è avvenuto – fatto anche questo significativo – presso il neocostituito Ufficio per le Politiche in favore delle Persone con Disabilità, formalizzato con Decreto del Presidente del Consiglio (DPCM del 21 ottobre 2019, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 23 gennaio scorso).
L’Ufficio, incardinato nella Presidenza del Consiglio, ha il compito di svolgere un importante ruolo di coordinamento, indirizzo, monitoraggio e collegamento fra Ministeri ed Enti. Fondamentali, quindi, come appare chiaro a tutti, sono il confronto e la sinergia con le organizzazioni delle persone con disabilità e quindi anche con l’Osservatorio, istituito in Italia in occasione delle ratifica della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.
Ed è stato proprio il nuovo capo dell’Ufficio, il consigliere Antonio Caponetto, a condurre l’incontro, affiancato da Giuseppe Recinto, consigliere del Presidente del Consiglio in materia di disabilità. Presenti il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico dell’Osservatorio Giampiero Griffo, i rappresentanti delle Regioni, dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), del Ministero della Salute e quelli delle due Federazioni FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità).
I lavori, dunque, sono ripresi in un quadro istituzionale molto più forte, poiché, come detto, sono ora coordinati dalla Presidenza del Consiglio. Questo apre nuove opportunità e possibilità per l’Osservatorio, rendendo più immediatamente praticabili ipotesi di riforma e azioni concrete.
In tal senso le condizioni sono le migliori per perseguire quel mainstreaming che più volte è stato richiesto, ovvero che la disabilità venga inserita in tutte le politiche e la legislazione che incidono sulla vita delle persone. È importante, quindi, garantire alle organizzazioni di persone con disabilità e dei loro familiari, da un lato di partecipare agli organismi che possono proporre azioni al Governo – come appunto l’Osservatorio Nazionale -, dall’altro di essere ascoltati in modo consultivo dalle Autorità di Governo, prima che esse procedano ad attuare misure di intervento che potrebbero generare una violazione dei loro diritti.
A questo proposito, FISH e FAND hanno richiamato i contenuti della lettera appello inviata al presidente del Consiglio Conte il 3 dicembre scorso, in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità (se ne legga anche sulle pagine di superando, mentre a questo link vi è il testo integrale della lettera appello), con le richieste in essa contenute che rimangono valide e che godono dei presupposti per essere attuate.
«Rafforzare il dialogo con le due Federazioni, ma anche rendere l’Ufficio uno strumento permanente del Governo, sia nell’applicazione della Convenzione ONU, sia nel mainstreaming della disabilità»: sono questi gli intenti espressi da Antonio Caponetto e Giuseppe Recinto, come vengono riferiti da FISH e FAND.
Durante l’intenso confronto, sono state illustrate e condivise non solo le metodologie, ma anche le strategie di lavoro dell’Osservatorio. È stata espressa, e sottolineata, l’importanza della consultazione reale con la società civile ed è stato evidenziato nuovamente che una delle priorità di questo Governo è l’emanazione di un Codice sulla Disabilità, sul cui testo non mancherà il confronto propositivo con l’Osservatorio e le Federazioni.
Soddisfazione è stata dunque espressa dai rappresentanti di FISH e FAND, secondo i quali «l’Osservatorio avrà un importante ruolo tecnico e di supporto dell’Ufficio per le Politiche in favore delle Persone con Disabilità e quindi anche nella scrittura e nella condivisione dei contenuti del Codice sulla Disabilità».
Sempre all’insegna del coinvolgimento e del confronto con le due Federazioni, l’Ufficio ha poi ripreso i lavori su due temi “caldi” ormai da tempo, quali la Disability Card, strumento europeo che dovrà permettere alla persone con disabilità di accedere a vari servizi gratuiti o a costo ridotto in materia di trasporti, cultura e tempo libero, in regime di reciprocità con i Paesi che hanno aderito all’iniziativa, e il CUDE (Contrassegno Unificato Disabili Europeo), per arrivare a una banca dati nazionale dello stesso.
FISH e FAND hanno quindi evidenziato la necessità di porre al centro del dibattito il Secondo Programma di Azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità, nonché le Osservazioni Conclusive al primo Rapporto Ufficiale dell’Italia rispetto all’attuazione dei princìpi e delle disposizioni contenute nella Convenzione ONU, elaborate a Ginevra dal Comitato ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. Il Codice sulla Disabilità, infatti, dovrà necessariamente intrecciarsi con questi due documenti programmatici e di indirizzo.
Nelle prossime settimane l’Osservatorio sarà convocato in seduta plenaria alla presenza del presidente del Consiglio Conte, che ha mantenuto la delega sulle tematiche della disabilità.
In conclusione, sia Vincenzo Falabella che Nazaro Pagano, presidenti nazionali rispettivamente di FISH e FAND, hanno espresso «sollievo per la ripresa dei lavori, essendo l’Italia uno dei primi Paesi a dotarsi di uno strumento di reale coordinamento sulla politiche della disabilità, sul modello dell’UNDIS delle Nazioni Unite [United Nations Disability Inclusion Strategy, N.d.R.]». (a cura della redazione di «Superando.it»).
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@fishonlus.it.