Procedure di acquisto di dispositivi medici per stomia e cateterismo: una ricerca
«Questa ricerca rileva un limitato coinvolgimento delle Associazioni di persone con disabilità e crediamo che i risultati di essa possano incrementare il ruolo di tali Associazioni, mettendo al centro le istanze e i bisogni delle persone con lesione al midollo spinale»: lo dichiara il presidente della Federazione FAIP Falabella, commentando una ricerca condotta dall’ALTEMS e presentata dalla stessa FAIP in occasione della recente Giornata Nazionale della Persona con Lesione al Midollo Spinale, sulle procedure di acquisto di dispositivi medici per stomia e cateterismo nelle Regioni italiane
In occasione della recente Giornata Nazionale della Persona con Lesione al Midollo Spinale del 4 aprile, ampiamente presentata anche sulle nostre pagine, la FAIP (Federazione Associazioni Italiane di Persone con Lesione al Midollo Spinale) ha presentato tra l’altro una ricerca condotta dall’ALTEMS (Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica del Sacro Cuore), e realizzata con il contributo non condizionato di Confindustria Dispositivi Medici, riguardante le procedure di acquisto di dispositivi medici per stomia e cateterismo nelle Regioni italiane tra il 2017 e il 2021.
Lo studio ha coinvolto una serie di aziende leader nel settore, nonché Associazioni di pazienti, allo scopo principalmente di analizzare le principali caratteristiche delle procedure di acquisto e il coinvolgimento delle stesse Associazioni di persone con disabilità in tali procedure.
«Nel periodo analizzato – si legge dunque in una nota diffusa dalla FAIP – le Regioni interessate sono state diciotto, per settantasette procedure di acquisto, con un valore a base d’asta superiore a un miliardo e 650 milioni di euro. Nel caso di un unico aggiudicatario, il criterio utilizzato è stato quello del prezzo più basso, adottato in ventidue procedure. L’introduzione del nuovo Codice dei Contratti Pubblici [Decreto Legislativo 36/23, N.d.R.] può rappresentare un’opportunità per migliorare le criticità riscontrate, soprattutto nel coinvolgimento delle Associazioni di persone con disabilità. La ricerca suggerisce inoltre l’utilizzo di princìpi e metodologie HTA (Health Technology Assessment*) nell’intero processo di acquisto, per evidenziare benefìci clinici e soluzioni di razionalizzazione e controllo delle spese (cost-saving), promuovendo, va ribadito, un coinvolgimento più attivo e significativo delle Associazioni dei pazienti».
«La ricerca – commenta Vincenzo Falabella, presidente della FAIP e consigliere del CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro) – ha rilevato un limitato coinvolgimento delle Associazioni di persone con disabilità, principalmente dovuto a ostacoli e limiti posti dalla normativa vigente. Siamo certi che i risultati di questa ricerca possano incrementare il ruolo delle Associazioni stesse nelle varie fasi del processo, per mettere al centro le persone con lesione al midollo spinale, con le istanze e i bisogni di cui esse sono portatrici». (S.B.)
*Per HTA (Health Tecnology Assessmente si fa riferimento a un approccio multidimensionale e multidisciplinare per l’analisi delle implicazioni medico-cliniche, sociali, organizzative, economiche, etiche e legali di una tecnologia, attraverso la valutazione di più dimensioni quali l’efficacia, la sicurezza, costi, l’impatto sociale-organizzativo ecc.