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I nuovi paradigmi dell’accessibilità

Nel basare il proprio intervento sull’articolo 9 (“Accessibilità”) della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, la Federazione FISH, a cui FAIP aderisce, ricevuta in audizione dalla VIII Commissione Ambiente, Territori e Lavori della Camera, sul tema della conversione in Legge del Decreto 69/24 (“Disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica”), ha presentato una propria ampia Memoria, chiedendo tra l’altro la previsione che tra gli interventi di cui si occupa il provvedimento vi siano anche quelli finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche.

La FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) è stata ricevuta in audizione dalla VIII Commissione Ambiente, Territori e Lavori della Camera, sul tema della conversione in Legge del Decreto 69/24 (Disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica).
In tale sede, la Federazione, nel presentare una propria ampia Memoria (disponibile integralmente a questo link), ha chiesto tra l’altro la previsione che, tra gli interventi di cui si occupa il provvedimento, vi siano anche quelli finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche, compresi ascensori esterni o piattaforme-elevatori, nonché che in materia di tolleranze costruttive ed esecutive, in correlazione con interventi di rilevanza paesaggistica, l’applicazione di tali disposizioni non comporti limitazioni d’accesso alle persone con disabilità.

A tal proposito la FISH ha basato sostanzialmente i contenuti del proprio intervento sull’articolo 9 (Accessibilità) della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (Legge 18/09 dello Stato Italiano), ove recita: «Al fine di consentire alle persone con disabilità di vivere in maniera indipendente e di partecipare pienamente a tutti gli aspetti della vita, gli Stati Parti adottano misure adeguate a garantire alle persone con disabilità, su base di uguaglianza con gli altri, l’accesso all’ambiente fisico, ai trasporti, all’informazione e alla comunicazione, compresi i sistemi e le tecnologie di informazione e comunicazione, e ad altre attrezzature e servizi aperti o forniti al pubblico, sia nelle aree urbane che in quelle rurali. Queste misure, che includono l’identificazione e l’eliminazione di ostacoli e barriere all’accessibilità».
«Tale nuovo paradigma – è stato sottolineato in audizione dalla delegazione della FISH – dovrà rappresentare un cambiamento importante nel nostro attuale sistema, incentrato non solo sui meri servizi ma sulle persone e conseguentemente sul soddisfacimento dei bisogni e del riconoscimento effettivo dei diritti, come quello di cittadinanza previsto dalla nostra Carta Costituzionale».

Il Presidente della Commissione della Camera ha affermato, dal canto suo, che le osservazioni della Federazione sono state opportune e che saranno recepite dalla Commissione stessa. (S.B.)