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Giornata nazionale della persona con lesione al midollo spinale: «Potenziare i Centri specializzati»

Venerdì 4 aprile si celebra la Giornata nazionale dalla persona con lesione al midollo spinale e la Federazione delle associazioni italiane (Faip), in collaborazione con Sims (Società italiana midollo spinale) e il Comitato italiano paralimpico e con il sostegno della Fondazione Serena-Olivi, promuove alcune iniziative per ribadire l’importanza delle Unità Spinali unipolari (strutture di alta specialità riabilitativa - codice 28). Si tratta di strutture specializzate nella presa in carico di persone con lesione al midollo spinale, sia traumatica che non traumatica, che garantiscono continuità assistenziale e riabilitativa.

Proprio il 4 aprile a Roma, nella Sala Monumentale della Presidenza del Consiglio, è in programma un incontro con figure istituzionali e rappresentanti del mondo delle disabilità. Interverranno Vincenzo Falabella (presidente Faip), Adriana Cassinis (presidente Sims), Luca Pancalli (presidente Comitato italiano paralimpico), Alessandra Locatelli (ministra per le Disabilità) e Orazio Schillaci (ministro della Salute). Si collegheranno inoltre 20 tra Unità Spinali e Centri specializzati per il trattamento delle persone con lesione al midollo spinale da tutta Italia: con lo slogan «Corriamo insieme per salvare le Unità Spinali cod. 28 alta specialità riabilitativa» porranno l’attenzione sulle criticità di queste importanti strutture complesse.

Gestione tempestiva

Ogni anno, in Italia, si registrano oltre 2.500 nuovi casi di lesioni al midollo spinale derivanti da traumi (incidenti della strada, cadute, traumi sportivi, incidenti sul lavoro) o da patologie (vascolari, neoplastiche, infettive, degenerative). Tali lesioni possono coinvolgere tutte le fasce di età: dai bambini piccoli ai grandi anziani. I quadri clinici possono essere molto diversi in relazione al livello della lesione. La gestione tempestiva e specializzata è prerogativa fondamentale sia per garantire la sopravvivenza in fase acuta che per migliorare la qualità della vita e ridurre il rischio di complicanze a breve e lungo termine.

Le possibili complicanze

Le Unità Spinali sono strutture specializzate nella presa in carico e riabilitazione di persone con lesioni al midollo spinale, dove sono integrate competenze mediche, chirurgiche, infermieristiche, fisioterapiche, psicologiche e sociali. Il trattamento precoce è fondamentale per ridurre le possibili complicanze respiratorie, cardiovascolari, infettive, cutanee, muscoloscheletriche (retrazioni, calcificazioni) e legate alla spasticità. La gestione specialistica sin dalla terapia intensiva aumenta le probabilità di un miglior recupero funzionale e di un adattamento ottimale alla nuova condizione di vita. L’utilizzo di ausili, strumenti ad alta tecnologia e preparazione e tecniche di assistenza giocano poi un ruolo fondamentale nel recupero delle funzioni motorie e nella gestione delle attività quotidiane.

Posti letto insufficienti

I principali benefici ottenuti dall’istituzione delle Unità Spinali in Italia sono: miglioramento della sopravvivenza e della qualità della vita dei pazienti; riduzione delle complicanze a breve, medio e lungo termine; recupero funzionale ottimizzato sulla persona; supporto all'inclusione sociale e lavorativa; benefici per l’intera comunità. Le Unità Spinali rappresentano un punto di riferimento fondamentale per le persone con lesione al midollo spinale, ma ancora oggi, nonostante tanto sia stato fatto nel tempo, rimangono delle zone d’ombra: ogni anno le Unità Spinali, a causa del numero insufficiente di posti letto, non riescono a garantire il ricovero a pazienti in fase sia acuta che cronica con complicanze. Le conseguenze sono pesanti: inadeguata riabilitazione, perdita del potenziale di recupero, incremento dei tempi di ricovero e della spesa sanitaria, se la presa in carico avviene in strutture non adeguate.

Destinare risorse adeguate

«È indispensabile che le istituzioni si facciano carico di questa situazione, destinando risorse adeguate e azioni efficaci per garantire una riabilitazione di alta qualità come previsto dal Cod. 28 - afferma Vincenzo Falabella, presidente Faip -. La difesa, il potenziamento e il rilancio di queste strutture sono essenziali per assicurare che le persone con lesione al midollo spinale ricevano il miglior trattamento possibile durante tutte le fasi della loro vita, dal periodo acuto alla riabilitazione, dal reinserimento sociale alla gestione delle complicanze. In segno di adesione all’iniziativa, saranno distribuite magliette con il logo ufficiale della Giornata nazionale 2025 alle Unità Spinali e ai Centri che partecipano all’evento».

Ricerca e innovazione

Oltre alla parte strettamente medica, le Unità Spinali offrono servizi di supporto psicologico, consulenza familiare e programmi di reinserimento sociale, scolastico e lavorativo. Sono anche Centri di ricerca e innovazione, impegnati nello sviluppo di nuove tecnologie e trattamenti per migliorare la riabilitazione delle persone con lesione al midollo spinale. Tra le novità più promettenti ci sono l’utilizzo di tecnologie riabilitative robotiche avanzate, la stimolazione spinale e gli approcci per la rigenerazione nervosa, che offrono nuove speranze per il recupero funzionale.

Testo pubblicato su Corriere Salute